Fondazione AIOM - I numeri del cancro in Italia 2021
L'IMPEGNO
La Fondazione AIOM
propone anche quest'anno
la nuova versione 2021 de
“I Numeri del cancro in Italia”
dedicata a cittadini e pazienti.
Questo volume 2021
è nato nel corso di una pandemia
dagli effetti devastanti,
con inevitabili rimodulazioni
anche di questo progetto editoriale.
È un impegno che continua, anno dopo anno!
Da 11 anni lo sforzo comune di AIOM e di AIRTUM, cui si sono progressivamente aggiunti Fondazione AIOM, PASSI, SIAPEC e Osservatorio Nazionale Screening (ONS), fornisce dati epidemiologici a sostegno dei clinici, della popolazione e delle istituzioni per conoscere, organizzare e gestire la problematica oncologica.
Nelle prime sei edizioni, il volume è stato unico per operatori e pazienti, mentre dal 2017 è stato redatto anche un volume semplificato dedicato alla popolazione generale. Questo volume 2021 è nato nel corso di una pandemia dagli effetti devastanti, con inevitabili rimodulazioni anche di questo progetto editoriale. Nonostante le grandi difficoltà create dalla pandemia dalla infezione da SARS-CoV-2, il Gruppo di Lavoro ha comunque deciso di procedere alla preparazione e pubblicazione di questa undicesima edizione, che torna, di necessità, ad essere comune tra professionisti e pazienti.
Un capitolo a parte è stato dedicato all’aspetto psicologico della pandemia COVID sui pazienti oncologici, sulla base di una indagine svolta da Fondazione AIOM.
Fondazione AIOM ha effettuato uno studio per indagare gli aspetti psicosociali dei pazienti oncologici durante la prima ondata della pandemia, distribuendo un questionario ad aprile e maggio 2020. Hanno risposto circa 500 pazienti. Il 60% ha riferito di essersi sentito molto al sicuro nella propria struttura oncologica. Tuttavia, il 56,5% ha espresso il timore che il proprio personale medico potesse ammalarsi di COVID e ha riferito la paura di interrompere le cure antitumorali. E, proprio a causa della paura, il 34% ha affermato di aver contattato il proprio medico più frequentemente che in passato o di aver annullato le visite con l’oncologo (13%). La maggior parte dei pazienti (88%) ha percepito cambiamenti nella propria vita rispetto al periodo pre-pandemia. Il 93% ha inoltre riferito di ‘sentirsi più vulnerabile’ rispetto al COVID a causa della propria malattia. Circa un paziente su cinque ha chiesto aiuto psicologico, uno su sei ha assunto farmaci psicotropi per l’ansia e più della metà ha fatto ricorso a pratiche di rilassamento per moderare lo stress. Da qui la necessità di garantire una presenza strutturata di psico-oncologi nelle oncologie per fornire assistenza ai pazienti, ai familiari e caregiver e al personale sanitario.
Stefania Gori
Presidente Fondazione AIOM