Sul settimanale "Il Risveglio" due interviste al nostro Direttore Alessandro Comandone
LE INTERVISTE
Il Prof. Comandone
ha offerto la sua disponibilità
per fare il punto
sul vasto mondo dei tumori
a cui dedica da sempre
la sua attività professionale.
PrimaPagina ringrazia
la testata Il Risveglio
che le ha permesso
di allargare la platea dei lettori
per far conoscere i concetti
espressi dal Dottor Comandone.
Interviste del Dott. Gino Carnazza al Prof. Alessandro Comandone
1a Parte
La Lotta contro i Tumori:
parla l’Esperto
Negli ultimi anni, la lotta contro i tumori ha fatto passi da gigante, trasformandosi da una sfida quasi insormontabile a una battaglia sempre più affrontabile grazie ai progressi della ricerca scientifica e alle innovazioni terapeutiche.
Oggi, le tecnologie avanzate e le nuove terapie, tra cui l’immunoterapia e la medicina personalizzata, stanno aprendo scenari impensabili solo pochi anni fa. Tuttavia, nonostante i successi, la strada è ancora lunga, e ogni giorno Medici e Ricercatori lavorano con grande impegno per affrontare nuove sfide.
Per comprendere meglio lo stato attuale dell’oncologia e le prospettive future, questa intervista con il Professor Alessandro Comandone, una delle voci più autorevoli nel campo.
In questa conversazione, il Professore ci ha parlato dello stato dell’arte nell’oncologia, dell’importanza della diagnosi precoce e delle terapie innovative.
Per fornire un più completo quadro della situazione e rendere merito al nostro Ospite abbiamo deciso di dedicare due articoli a questo importante tema e quindi a questo nostro primo articolo ne seguirà un altro.
2a Parte
Tumori:
le nuove frontiere nella terapia
Continuiamo la nostra intervista con il Professor Alessandro Comandone, famoso Oncologo in merito allo stato dell’arte nella lotta contro i tumori.
Professore quando parla di “cronicizzazione della malattia tumorale” che cosa significa?
“Il termine cronicizzare una malattia non vale solo per l’Oncologia ma per gran parte della Medicina moderna.
Molte malattie non guariscono completamente ma vengono tenute sotto controllo per lunghi periodi e poi si riaccendono. Pensiamo per esempio ai Pazienti cardiopatici, ai diabetici, ai nefropatici in dialisi, alle persone affette da malattie neurodegenerative.
Così è per i tumori. Con l’armamentario farmacologico a disposizione, i nuovi mezzi della radioterapia e le nuove frontiere della chirurgia una malattia oncologica può essere rallentata, attenuata, fermata per periodi anche prolungati, ma difficilmente guarita. Ecco che cosa significa cronicizzazione. Il fatto positivo è che il Malato ha una speranza di vita molto più lunga di un tempo.
L’aspetto negativo è che deve curarsi continuativamente per non permettere alla malattia di progredire. Un grande impegno per il Malato, per la famiglia e per la società che deve affrontare costi maggiori”.