2014 - Consigli pratici per il Paziente in terapia con Everolimus
Il Gruppo GITR-GPS Onlus
a fianco delle Persone in Cura
con farmaci innovativi
Di Alessandro Comandone
Negli ultimi 10 anni la terapia antitumorale è cambiata profondamente.
Sino all’inizio del nuovo millennio la lotta ai tumori si sviluppava soprattutto con la Chemioterapia, trattamento che ha salvato e salva molte vite, ma anche tristemente famoso per le sue gravi tossicità (nausea, vomito, neutropenia, diminuita difesa immunitaria, danni cardiaci e renali) e seppur non grave, ma molto offensivo per la qualità di vita della Persona, l’alopecia cioè la perdita totale di capelli e ciglia.
Con la scoperta di vie metaboliche e di segnali di replicazione cellulare specifiche anche se non esclusive dei tumori si è aperta una nuova era: l’era dei farmaci a bersaglio molecolare, conosciuta anche come Target Therapy.
Il processo di identificazione e di sviluppo di un farmaco è il seguente: la ricerca di base e la biologia molecolare identifica una caratteristica specifica del metabolismo o della replicazione cellulare delle cellule tumorali. Su questo “tallone d’Achille “ della cellula viene concepito, disegnato e sviluppato un farmaco che blocchi o inibisca selettivamente la suddetta funzione (ad esempio la fosforilazione di una proteina legata allo sviluppo del tumore) in modo da causare il blocco selettivo della replicazione cellulare della neoplasia.
Questi punti deboli della cellula tumorale sono stati identificati e chiamati da due grandi Autori, Hanahan e Weiberg “The Hallmarks of cancer” (Le caratteristiche del cancro) di cui si riproduce la figura fondamentale in questo articolo.
Da questa fondamentale scoperta e intuizione si sono sviluppati moltissimi farmaci che sono le nuove frontiere della cura dei tumori.
Circa una cinquantina di queste nuove molecole sono già state approvate e disponibili sul mercato e nei nostri Ospedali e Centri di Ricerca, ma si prevede che nel prossimo decennio saranno più di 400 i nuovi farmaci disponibili.
Tutto facile e tutto risolto nella terapia dei tumori?
Purtroppo no perché questi farmaci più che distruggere la malattia la controllano, la rallentano, la rendono più docile. Portano cioè l’Oncologia verso quella situazione di “cronicizzazione” della malattia che apre nuove speranze per i Malati e le Famiglie, ma non permette ancora di dire che la lotta contro i tumori sia vinta.
In secondo luogo anche questi farmaci sono tossici, seppur meno della classica chemioterapia, ma presentano problemi nuovi a cui il Malato deve fare fronte: stanchezza cronica (detta astenia), tossicità cutanea (acne, cute disidratata) diarrea, ritenzione di liquidi a livello del volto e delle estremità, diminuzione del numero di globuli bianchi.
Soprattutto molti di questi nuovi farmaci sono formulati come capsule o compresse e vengono consegnate in Ospedale, ma assunte dal Malato in casa senza un controllo diretto da parte del Medico e dell’Infermiere.
Nasce così un’epoca nuova nell’alleanza e collaborazione tra Medico e Paziente.
Non più una terapia direttamente praticata in Day Hospital, ma consegnata sotto la reciproca fiducia che il farmaco venga assunto e venga assunto bene a casa.
Proprio nell’ottica delle finalità del Gruppo GITR-GPS Onlus di stare accanto al Malato, tre Associati della nostra Onlus, con il supporto incondizionato di Novartis, hanno scritto un volume che ha ora diffusione nazionale, su come assumere uno specifico farmaco antitumorale e su come prevenirne gli effetti collaterali: l’Everolimus (Afinitor ®).
L’Everolimus è ad oggi impiegato con buon successo in due tumori rari (il carcinoma del rene a cellule chiare e il carcinoma neuroendocrino del pancreas) e in un tumore frequente (il carcinoma della mammella ormonosensibile).
La pubblicazione ideata e realizzata dalla Dottoressa Elena Giubellino, Farmacista e dai Dottori Cristiano Oliva e Alessandro Comandone Oncologi della S.C. di Oncologia dell’Ospedale Gradenigo di Torino e membri del GITR, affronta le problematiche dell’assunzione di Everolimus.
Come assumere il Farmaco, che cosa fare in caso di assunzione dimenticata, come affrontare le tossicità, pur ricordando che il libretto non cancella, ma anzi rinforza il rapporto diretto Medico Paziente, sono le parti salienti della pubblicazione che porta il Logo della nostra Associazione.
Il Volume è intitolato “Consigli pratici per il Paziente in terapia con Everolimus” ed è distribuito gratuitamente negli Ospedali Italiani o facendone richiesta a “Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.” oppure si può scaricare in formato pdf cliccando sulla copertina della pubblicazione al termine di questo articolo.
Il Gruppo GITR-GPS continua con questi piccoli ma significativi gesti a dimostrare la sua vicinanza ai Malati di Tumore Raro.
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