L'Informazione oggi... uno strumento potentissimo
L'APPROFONDIMENTO
Uno strumento potentissimo
che può aiutarci,
ma anche confonderci.
Un contributo autorevole
per affrontare l’argomento.
Di: Luigi Giovannini
Uno degli aspetti più significativi e di maggiore impatto sulla nostra vita quotidiana e che caratterizza la società ‘’digitale’’ è la disponibilità e/o diffusione dell’informazione dovuta all’enorme sviluppo della tecnologia informatica (la cosiddetta ICT, Information and Communication Technology) che le ha rese possibili .
È un dato di fatto: la quantità di informazioni di cui si può disporre oggi è praticamente senza limiti: siamo letteralmente sommersi di dati e notizie senza vincoli di tempo, di spazio e senza significativi oneri di costo.
Ai mezzi di informazione tradizionali, radio, televisione, giornali si sono aggiunti internet ed i cosiddetti ‘’social’’ che ci rendono di fatto costantemente connessi con il mondo, rendendo disponibili informazioni e notizie da e in qualunque angolo del pianeta, in qualsivoglia momento del giorno e della notte, in tempo reale.
Tutto ciò se da un lato è un indubbio fattore di progresso sociale, dall’altro presenta interrogativi profondi sulla necessità che all’enorme quantità di informazioni e di dati disponibili faccia riscontro la qualità dei medesimi, la loro corretta interpretazione e la possibilità di verifica.
In un mondo come quello in cui viviamo che è in perenne e spesso tumultuosa evoluzione (pensiamo all’impatto che ha avuto sul nostro vivere quotidiano la tecnologia della comunicazione in soli 15-20 anni), abbiamo gli strumenti adatti (noi e i nostri figli) per interpretare correttamente la realtà senza lasciarci influenzare e sviare da una non corretta o anche soltanto non completa rappresentazione dei fenomeni che ci circondano?
Come possiamo esaminare la realtà senza farci condizionare dall’emotività che ne può derivare? Come riuscire ad avere una corretta, equilibrata percezione dei fenomeni, superando gli effetti distorsivi provocati dalla prevalente rilevanza delle ‘’brutte notizie’’?
È noto infatti che prestiamo più attenzione alle notizie negative (e, beninteso, non parliamo di notizie false), perchè ci impressionano maggiormente e per questa ragione i mezzi di comunicazione, perennemente a caccia di ‘’audience’’, tendono a dare maggior spazio e tempo ai fenomeni negativi, rispetto alle tanto sospirate ‘’buone notizie’’.
Calza a pennello nel settore dell’informazione il famoso detto: ‘’fa più rumore un albero che cade di una intera foresta che cresce’’!
Se facciamo riferimento in particolare ai fenomeni che attengono la qualità della vita, il benessere e la salute della popolazione è chiaro che una corretta visione e percezione della realtà risulta ancora più importante.
Su questi argomenti ho letto recentemente un libro molto interessante, e di cui consiglio la lettura, scritto da un medico svedese, Hans Rosling, Accademico di Svezia e fondatore della sezione svedese di Medici senza frontiere, Il libro si intitola ‘’Factfulness’’ ed è pubblicato da Rizzoli.
L’autore racconta che, nell’ambito dei suoi studi, negli ultimi decenni ha effettuato centinaia di indagini statistiche in tutto il mondo mirate a evidenziare il livello di conoscenza dei macro fenomeni socio-economici come povertà, ricchezza, salute, benessere, istruzione, natalità, mortalità, ambiente, ecc.