Tra Sfiducia e Disorientamenti, le cure in ambito Oncologico
Il rispetto delle cure
in oncologia è vitale,
non facciamoci confondere
dalle informazioni di Internet.
E attenti agli pseudo maghi !!!
Di: Ernesto Bodini
Addetto Stampa GITR-GPS
È soprattutto in ambito medico e sanitario che la cronaca dà largo rilievo a notizie di fatti e circostanze in cui l’elemento “trainante” è spesso la malattia oncologica e con essa le terapie possibili e… impossibili. Per possibili intendiamo quelle tradizionali, ovvero chemioterapia, radioterapia, cobaltoterapia, etc., somministrate in vari modi e dosaggi; mentre per “impossibili” intendiamo tutte quelle che rientrano nelle cosiddette medicine alternative, ancorché integrate da quelle prodotte con vari metodi che stanno tra il naturale e il non naturale… E anche tra il fantastico e il pseudo miracoloso.
Relativamente a quest’ultimo orientamento, ha scosso l’opinione pubblica la notizia (riportata più volte dai mass media) di una giovane padovana affetta da leucemia, deceduta per non aver voluto (con il sostegno dei genitori in quanto minorenne) sottoporsi alla chemioterapia. Esempio classico di sfiducia nella medicina tradizionale che ha coinvolto in questo stesso periodo anche un’altra paziente: una donna 34enne di Rimini (madre di due bambini) che colpita da un tumore al seno si curava con decotti di ortica e impacchi di ricotta. Secondo gli esperti in ambedue i casi le pazienti avrebbero avuto notevoli possibilità di salvarsi se si fossero fatte curare secondo i protocolli standard, ormai convalidati a livello internazionale.
Fortunatamente questi casi rappresentano una “nicchia”, ma sufficiente a porre l’accento sulla scarsa cultura della popolazione sul tema oncologico e relative terapie. Ma va sottolineato che per cultura da parte dei pazienti e della gente in genere, non si deve intendere la “spasmodica” consultazione di testi specifici (solitamente per addetti ai lavori), e tanto meno su rete internet dalla quale emergono articoli sovente non attendibili (e incompetenti) ancorché senza firma degli autori e privi della opportuna bibliografia.
Da tutto ciò si possono fare più considerazioni, ma senza entrare nel merito per evitare inutili conflitti di interesse.
Come Associazione Gruppo GITR-GPS Onlus da anni seriamente impegnata in propositi sociali anche nel campo della corretta informazione, attraverso il nostro sito (www.gruppostr.org), ci limitiamo a sintetizzare quanto dichiarato all’ANSA dalla Federazione nazionale dei Medici (Fnomceo), la quale intende realizzare un sito con l’obiettivo di informare i cittadini contro le “false cure”. Secondo quanto dichiarato all’Agenzia Giornalistica, la presidente della Federazione dei Medici, Roberta Chervesani, ha sottolineato che oggi la Rete rappresenta per molte persone uno strumento fondamentale per informarsi, ma anche un luogo dove cercare “cure” e “terapie”…, ma in essa si trova di tutto con il rischio di farsi coinvolgere da informazioni false, in quanto sul web non vi è alcun controllo a garanzia della validità scientifica… «L’obiettivo – ha ancora affermato all’ANSA – è potenziare l’informazione ai cittadini, tenendo presente che il Codice Deontologico medico ha regole ben precise: il medico non può allontanarsi da posizioni validate scientificamente, pena la radiazione».
Un monito che riporta alla ribalta il “famoso” medico tedesco Ryke Geerd, radiato dall’Ordine molti anni fa per le sue teorie sulle cure alternattive; e più recentemente il caso “Stamina” che in Piemonte (suo malgrado sede dell’iniziativa) ha fatto parlare per molto tempo i media nazionali e internazionali, lasciando spazio a perplessità e contestazioni, per non parlare di tragiche illusioni in un certo numero di pazienti.
Da parte nostra, quale associazione non profit, non intendiamo elevare alcun scudo, ma semplicemente “raccomandare” ai lettori (malati e non) di affidarsi al proprio medico di fiducia e allo specialista di riferimento, instaurando con gli stessi un dialogo aperto e trasparente e, al bisogno, chiedendo chiarimenti sulle potenzialità della medicina ufficiale e, nello specifico, i validati progressi diagnostici e terapeutici nell’ambito dell’Oncologia.