2019 - Presentazione del Libro: Una sanità vissuta a tutto campo
IL LIBRO
"Una sanità
vissuta
a tutto campo"
Esperienze
in ambito ospedaliero
e territoriale del Piemonte,
raccontate da un giornalista
scientifico divulgativo.
Parla l’autore: Ernesto Bodini
Addentrarmi nell’immenso panorama delle Discipline umanistiche e soprattutto medico-sanitarie e medico-scientifiche è stato come affrontare una grande avventura.
Un percorso che ha avuto inizio agli inizi degli anni ’80, e che ancora oggi si protrae e pare non avere fine… Molteplici le realtà vissute a partire dal 1985 che, non tutte, però, hanno necessariamente comportato la stesura di un articolo divulgativo e, per ragioni diverse, non tutte appaiono elencate nel libro.
Superati i primi approcci di “intesa” con clinici, cattedratici ed anche con dirigenti delle diverse Strutture ospedaliere e sanitarie del territorio piemontese per le relative autorizzazioni, il mio modus operandi è diventato via via una sorta di routine per la conoscenza delle attività medico-sanitarie in tutte le loro manifestazioni, finalizzata essenzialmente alla divulgazione della stessa.
Illustri cattedratici, medici affermati e in ascesa ed infermieri, unitamente ai vertici istituzionali, mi hanno trasmesso una miriade di nozioni del loro sapere; ma non meno importanti sono stati i “messaggi” trasmessi da ogni paziente, sia dal punto di vista della comunicazione (attraverso il loro stato di sofferenza) che da quello più profondo ed intimistico: l’essere accolto in veste di “ospite-osservatore” per far conoscere meglio e di più il valore del rapporto medico-paziente e di paziente-medico, e con esso le strutture sanitarie preposte.
A tutti questi protagonisti della sofferenza e della Scienza medica e diagnostico-terapeutica, ivi compresi gli editori delle varie testate cartacee e online, con queste mie “testimonianze” raccolte in questo volume, desidero esprimere non un semplice grazie, ma il più elevato senso di considerazione, giacché la sofferenza percepita come la potenza della cura, mi ha reso “ereditiero” di quell’unico bene che è la loro pari umiltà.
Ritengo altresì doveroso evidenziare che questa pubblicazione è stata resa possibile grazie al fattivo contributo economico del Gruppo Italiano Tumori Rari (GITR – Onlus), del cui Direttivo sono membro e in cui ricopro il ruolo di addetto stampa, non solo per la evidente condivisione nel diffondere potenzialità e concretezza delle notevoli prestazioni medico-sanitarie della Sanità subalpina, ma anche nel continuare a diffondere la conoscenza dei Tumori Rari (TR). Questo aspetto delle patologie oncologiche è talvolta disatteso o poco seguito, essendo così poca la conoscenza in merito da creare “disorientamenti” o, in altre circostanze, i cosiddetti viaggi della speranza…
Ecco che la nostra attività associativa si prefigge di diffondere una maggiore conoscenza di quanto attiene i TR, e con essa un più fattivo approccio alla “cultura dell’ottimismo” in quanto a nostro modesto avviso, l’unione non solo fa la forza, ma anche la cura… e talvolta anche la guarigione!
Ernesto Bodini ha interpretato nel modo più ampio e completo il concetto di educazione/comunicazione in ambito sanitario quale strategia per realizzare i progetti salute per tutti così come previsto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che nella Carta di Ottawa per la promozione sanitaria ricorda: «L’insieme delle esperienze che nella vita di un individuo, di un gruppo o di una comunità possono influire sul comportamento, sull’atteggiamento e sulle credenze relative alla salute, nonché sui mezzi atti a provocare un cambiamento del comportamento quando è necessario per raggiungere un livello ottimale di salute».
Per perseguire tali obiettivi, Bodini ha accresciuto le conoscenze provenienti dal mondo scientifico e dalle realtà sociali.
Emanuele Davide Ruffino
Note sull’Autore
Ernesto Bodini è iscritto (dall’8 aprile 1987) all’Ordine dei Giornalisti, sezione Piemonte, nell’Elenco Pubblicisti.
Svolge intensa attività di free-lance in vari settori: medico-scientifico, socio-sanitario e socio-assistenziale. Interviene come addetto stampa, moderatore e/o relatore in convegni, congressi, workshop, giornate di studio, master e conferenze in ambito culturale, sociale e soprattutto medico-scientifico.
Collabora alla stesura di volumi e recensioni artistiche e letterarie.
È consulente e punto di riferimento per Associazioni e Organizzazioni di Volontariato, Enti Pubblici e privati.
É membro del Direttivo e addetto stampa del Gruppo Italiano Tumori Rari - Gruppo Piemontese Sarcomi (GITR-GPS).
Ha buona conoscenza della materia giuridico-amministrativa e burocratica; è sorta di “difensore civico” nei confronti dei cittadini più deboli e… sprovveduti.
Dal 1981 svolge attività no-profit soprattutto nell’ambito delle disabilità.
Con particolare interesse ha curato e continua a diffondere le biografie di:
- Don Carlo Gnocchi (1902-1956), papà dei mutilatini e poliomielitici, fondatore della Pro Juventute, e precursore della donazione di cornee;
- Albert B. Sabin (1906-1993), inventore del vaccino antipolio;
- Albert Schweitzer (1875-1965), medico-filantropo e premio nobel per la Pace;
- Pietro Giani (1904-1963), pioniere degli innesti di cornea animale in esseri umani, ridonando loro la vista;
- Christian N. Barnard (1922-2001), pioniere del primo trapianto di cuore in essere umano.
La pubblicazione è stata resa possibile
grazie al contributo del Gruppo Italiano Tumori Rari