L'acronimo O.D.V. sostituisce la sigla O.N.L.U.S. precedente


Longevità e Sostenibilità

In questo contesto l’Italia conferma di essere tra le nazioni con popolazione più longeva con un’aspettativa di vita di 84 anni e, a conferma della ‘’solidità‘’ del dato, si rileva anche un aumento dell’aspettativa di vita in buone condizioni di salute dopo i 65 anni. Risultati e traguardi demografici che normalmente tutti noi consideriamo quasi normali, ma che in realtà sono di grande valore se si pensa che poco più di un secolo e mezzo fa l’aspettativa di vita ruotava ancora intorno ai 35/40 anni. E a questo riguardo viene spontaneo pensare a Dante Alighieri, che iniziò a scrivere la Commedia nell’intorno del 1300 all’età di 35 anni con il famoso incipit: ‘’Nel mezzo del cammin di nostra vita.’’. Il sommo poeta pensava in cuor suo di poter raggiungere i 70 anni; traguardo che all’epoca era raggiungibile da pochissime persone, e infatti, per sfortuna sua (e anche nostra) dovette arrendersi alla dura realtà dopo 56 primavere.Come dicevamo all’inizio questo è indubbiamente un bel ‘’pacchetto’’ di buone notizie, che si caratterizzano per la loro natura
prevalentemente ‘’quantitativa’’. Ciò che rende il fenomeno meno roseo è l’aspetto ‘’qualitativo’’ del dato statistico, soprattutto se analizzato in chiave di prospettive future legate alle tendenze demografiche, all’evoluzione del welfare e della sua sostenibilità socio-economica. In sintesi, dopo aver preso atto con soddisfazione del ‘’quanto’’ siamo invecchiati, dobbiamo interrogarci sul ‘’come‘’ stiamo invecchiando e soprattutto sul ‘’come‘’ invecchieremo. E qui finiscono le buone notizie, o perlomeno rischiano di finire se non riusciremo a mettere in campo strumenti e misure adeguate.
Essere "caregiver" di un paziente oncologico anziano

La malattia oncologica
è fonte di sofferenza
non solo per i pazienti,
ma anche per i loro familiari,
e in particolare
per i loro “caregivers”.
Di: A. Faiello, C. Giraudi, S. Villa, M. Gonella
In Italia, il carico assistenziale che pesa sulle spalle del caregiver può essere considerato ancora più gravoso rispetto a quello che si può osservare in altri Stati: infatti, fattori culturali predispongono il caregiver a occuparsi non solo dei compiti assistenziali, ma anche delle relazioni con lo staff sanitario e della scelta di quali informazioni condividere con il paziente circa la sua situazione di malattia; questi elementi, uniti alla difficoltà a prendersi cura della propria salute e al sovraccarico di informazioni fornite dall’ambiente sanitario, possono provocare elevati livelli di distress (Serpentini et al., 2021).
quella del paziente, porta in molti casi a un abbassamento della qualità di vita e a una diminuzione della capacità di portare a termine attività quotidiane, la quale rappresenta uno svantaggio anche per il paziente (Serpertini et al., 2021). Inoltre, i caregivers possono riportare vissuti di ansia, rabbia, senso di ingiustizia verso la malattia, senso di colpa per il fatto di essere sani e perdita di senso di autoefficacia, emozioni che possono essere vissute come scomode e angosciose, e quindi allontanate (AIOM, 2017; Serpentini et al., 2021; Ochoa et al., 2020).
Alcol e cancro

Di: Alessandro Comandone
Sc Oncologia ASL città di Torino. Accademia di Medicina Torino
Tiziana Comandone
Farmacia Ospedaliera Ospedale Mauriziano Torino

Purtroppo, l’importanza dell’alcol come cancerogeno è sottostimata, anche se, sin dal primo storico studio di Doll e Peto (1) l’alcol è stato identificato come uno dei più importanti cancerogeni dopo il fumo di tabacco, le infezioni croniche e il sovrappeso. Dopo le aflatossine, l’alcol è il fattore assunto con l’alimentazione maggiormente responsabile per tumori umani. (3, 4)
2024 - Eventi Annuali GRUPPO ITALIANO TUMORI RARI - O.D.V.


1 Borsa di Studio per Data Manager presso il San Giovanni Bosco per la condizione degli Studi Clinici
12 Studi Clinici Policentrici in atto
1 Borsa di Studio per il Supporto Psicologico dei Pazienti in cura presso il San Giovanni Bosco
1 Borsa di Studio per una Psico oncologa dedicata ai Pazienti con Tumori Rari presso il San Giovanni Bosco
1 Borsa di Studio alla Psicologa della Lega Italiana contro i Tumori per continuare il progetto di formazione per i Caregiver dei Pazienti Oncologici assistiti a domicilio a Torino
8 Pubblicazioni su tematiche di diagnosi, terapia di Tumori Rari e psicooncologia. L’articolo pubblicato su Psyco Oncology (USA) ha ricevuto menzione specifica come articolo più consultato dai Lettori nel 2024
3 Presentazioni al Congresso Nazionale AIOM Sessione Infermieri, menzionati dal Direttivo per l’alto valore assistenziale
1 Presentazione Orale al Congresso Nazionale di Cure Palliative (SICP)
1 Presentazione Orale al Congresso Nazionale di Onconephrology (Cagliari Ottobre 2024)




Il ruolo della terapia ossea durante il trattamento con inibitori...

2025 - Fondazione AIOM - La Vaccinazione nel Paziente Oncologico

Le immunizzazioni consigliate sono: l’antinfluenzale, l’antipneumococcica, l’anti SARS-CoV-2 e l’anti-Herpes Zoster.
Segni di civiltà. L'importanza delle parole.

Fa riferimento in particolare alla ricerca di eufemismi che servirebbero ad addolcire il termine “suicidio”, sostituendolo con “morte assistita”, come se questo fosse sufficiente a rendere meno drammatica e interrogante la sofferenza che c’è alla base della domanda di poter morire. Come se la parola “suicidio” fosse una parola di cui vergognarsi e non un gesto estremo meritevole di silenzio, rispetto, profonda compassione che da sempre interroga il pensiero umano. Ma innanzitutto, qual è la domanda autentica?
Carlo Gribaudo: Maestro di Sport

della morte di un medico che conoscevo bene. Carlo Gribaudo, un uomo che ha dedicato tutta la sua professionalità e la sua attenzione a chi fa sport. È una strada scivolosa per chi la percorre con superficialità, sport eguale salute è un motto da intendere bene.
conoscenza e il rispetto del proprio corpo.
Ci racconta di una gara di corsa, una maratonina di 21 chilometri disputata a Pechino che ha messo in competizione atleti in carne e ossa insieme agli umanoidi o robot, se preferite.
"Venghino venghino", tutti a curiosare nel mercato del calcio!!!

Era il 15 dicembre del 1995, quando la sentenza Bosman affrancò i giocatori dalle pastoie della burocrazia: liberi tutti, a fine contratto. Senza se e senza ma. E così la «fine», e non più il fine, giustificò i mezzi.
Una riguarda Raimondo Lanza di Trabia, presidente del Palermo. Si narra che gli affari più scabrosi li discutesse immerso nella vasca da bagno della camera. Nudo alla meta. Il suo tragico suicidio ispirò «Vecchio frack» a Domenico Modugno.
Prendersi cura, affrontare la trasformazione e l'assenza: l’esperienza del caregiver in oncologia.


2024 - Fondazione AIOM - I numeri del cancro in Italia 2024

























