Utilizziamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza nel nostro sito. Questo sito potrebbe utilizzare cookie, anche di terze parti, per inviarti messaggi promozionali personalizzati. 
Per saperne di più, conoscere i cookie utilizzati dal sito ed eventualmente disabilitarli, accedi alla Cookie Policy. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti all’utilizzo dei cookie.
Get Adobe Flash player

E Ora cosa Mangio? Consigli Alimentari

Ora puoi scaricare da Qui Consigli e Ricette

2012 - In Ricordo di Alessandra Bentley

 
In ricordo di
Alessandra Bentley
 
LA DANZA
COME MESSAGGIO
DI SPERANZA
E DI UN RITORNO
ALLA VITA…
 
  
 
 
Il gesto e l’anima al centro di una espressione coreografica all’interno della quale volteggiano e si intrecciano figure sinuose per raccontare una storia vera. Una di quelle storie che si fanno portatrici di messaggi come la speranza e la serenità. E questo attraverso la rappresentazione dal titolo “E adesso…”, che si è tenuta nel maggio scorso al Teatro Nuovo di Torino a cura del Centro Danza Royal - Officine Artedanza - Dimora Coreografica (in collaborazione con il Presidio Sanitario Gradenigo) con la regia di Alessandra Bentley, che ha fortemente voluto questo “appuntamento” con il pubblico torinese coinvolgendolo con la sua magistrale regia, portando in scena gli aspetti più intimi e significativi di un periodo della vita in cui shock e speranza si fondono insieme.
Cantori gestuali, così potremmo definirli, si sono alternati sul palco per dare forma ad ogni espressione della sofferenza: la comunicazione della diagnosi, l’accettazione e la coraggiosa determinazione nell’affrontare la realtà, combatterla e riappropriarsi della propria vita. Ogni movimento, lento e veloce degli interpreti sul palco ha segnato questo percorso con la “complicità” di veli cromatici e la gestualità di membra flessuose, intrecciandosi le une alle altre quasi a voler simboleggiare (e rendere concreta) una forza sinergica per vincere quella battaglia che non deve essere impari…
Questo spirito artistico e di grande sforzo umano non va però inteso come una mera teatralità, ma come un comune senso di condivisione e sostegno dell’ottimismo i cui danzatori sono solo il tramite, mentre i “veri” protagonisti siamo noi tutti: la famiglia, gli amici, i medici, i volontari; uniti insieme per danzare alla vita, e l’Arte dell’espressività coreografica non deve spegnersi ma risplendere e illuminare il volto di Alessandra, la cui presenza umana e artistica ha rappresentato e rappresenta un patrimonio culturale ed umano che ha voluto lasciare a tutti noi affinché la malattia, che precocemente l’ha rapita, possa ogni volta trasformarsi in una energia infinita per uscire da quel tunnel che non è mai privo di spiragli di luce.
 
Ernesto Bodini
(Giornalista scientifico - Membro del GITR-GPS)
 Luglio 2012
 

Cerca nel Sito

Il Manuale del Caregiver

Aiutaci con il 5 x 1.000

#laprioritàseitu

Cosa Abbiamo Fatto nel 2023

Chi Siamo - GITR - O.D.V.

Ma è vero che?

Notizie Flash

  •   
    100 DOMANDE
            100 RISPOSTE
     
    I SEGRETI DELLA
    CHEMIO-TERAPIA
     
    SVELATI
    IN UN LIBRO
    DELL’AIOM
     
    Leggi tutto...  
  •  
    NELLA CIVILTÀ
    DEGLI SPRECHI
    SALVIAMO ALMENO 
     
    I FARMACI
     
    CHE NON SONO
    ANCORA SCADUTI
     
    Si dice, con ragione, che la nostra sia la civiltà degli sprechi. Purtroppo, tra i tanti si devono annotare i farmaci.
     
    Leggi tutto...  
  •  
    RETE ONCOLOGICA
    PIEMONTE
    E VALLE D'AOSTA
     
     
    12
     
    MODI
    PER RIDURRE
    IL RISCHIO
    DEL CANCRO
     
    SCOPRI IL 
    CODICE EUROPEO
    CONTRO IL CANCRO
     
    Leggi tutto...

Una sanità a tutto campo

AVIS - Inserto S.S.N.

100 Domande 100 Risposte

Chi è on-line

Abbiamo 14 visitatori e nessun utente online