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2016 Torino - Intervista a Innocente Foglio "Il Poeta"

Intervista di Ernesto Bodini (Giornalista Scientifico - Membro del GITR-GPS) a
 
Innocente FOGLIO
POETA DELL’ERA ESISTENZIALE MODERNA,
MA DAL PROFONDO SIGNIFICATO STORICO
E PER QUESTO PIÙ VICINO A NOI TUTTI
 
Bresciano di origine, torinese di adozione, 65 anni, è un letterato dai costumi semplici che vede in sè stesso e nei suoi simili la sofferenza e con essa la capacità del riscatto che si impone con il pregio dell’umiltà.
 
Signor Foglio, perché poeta, e da quando?
 
“Poeta per caso. Da sempre. Il prossimo anno festeggerò mezzo secolo di poesie. Un “traguardo” che mi fa onore e che vorrei “onorare” con l’antologia (di imminente pubblicazione) ”Non ci sono arance nei bidoni della spazzatura”.
 
In quale misura i sentimenti possono “favorire” l’estro poetico?
 
“Io credo siano fondamentali perché senza di essi è come coltivare un campo non seminato quindi, per precisare, il sentimento è quel seme che sviluppa la poesia creando emozione… Nella poesia bisogna individuare la “costruzione” della parola, mentre l’estro può riguardare altre forme d’arte; infatti, non si conoscono poeti estrosi, a differenza di altri artisti come pittori, musicisti, scultori, etc.”