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2006 Bologna - XIII° SICP - Palliazione Storia e Dati


XIII CONGRESSO NAZIONALE SICP
Società Italiana di Cure Palliative

Bologna - 26/29  Aprile 2006

LE PECULIARITA’ NELLA PALLIAZIONE
NEI SARCOMI:
(1) STORIA NATURALE E DATI DI LETTERATURA

F. Garetto*, A. Boglione, C. Oliva, O. Dal Canton, P. Pochettino, P. Bergolo, 
S. Chiadò Cutin, C. Oliva, A. Comandone
 
U.O.A. Oncologia Medica Presidio “Gradenigo” - Torino
*Fondazione F.A.R.O. Onlus - Torino
 
Vengono definiti tumori rari le neoplasie con incidenza £ 2/100000 abitanti. Classici esempi sono i sarcomi dell'osso e dei tessuti molli, il timoma, il mesotelioma, i tumori neuroendocrini e i tumori della tiroide.
I TR costituiscono un capitolo a parte nell' Oncologia per le loro peculiarità nell'assistenza, nella ricerca e nella metodologia di studio. In questo lavoro abbiamo considerato in particolare gli aspetti inerenti il bisogno di cure palliative nei sarcomi. Le cure palliative che vengono intraprese, sia nella nostra casistica che in letteratura, coinvolgono differenti discipline e specialità della chirurgia e della medicina. La palliazione chirurgica trova un modesto spazio (circa 1% dei pazienti ) con interventi di curettage o di amputazione per masse recidive soprattutto agli arti che producono sanguinamenti, anemizzazione costante e stato settico.
Molto raro è l’intervento di metastasectomia parziale o disostruttiva sul polmone per sintomi respiratori, quando il paziente è ormai in fase terminale. 
La palliazione radioterapica può essere validamente applicata nel caso delle rare metastasi ossee, nel caso di infiltrazione di plessi nervosi o delle rarissime metastasi cerebrali. La palliazione medica ha un ruolo più ampio e spazia dalla CT di 2° o 3° linea con semplice finalità antalgica o decompressiva, senza alcuna pretesa di indurre remissioni o risposte elettive, all’ampio campo del controllo dei sintomi (dispnea, tosse, emorragie, stati sub-occlusivi o occlusivi, alterazioni metaboliche), alle terapie per il controllo della dispnea e dei dolori da infiltrazione o da compressione. 
Il paziente con sarcomi è generalmente di età giovane o media e dunque ancora totalmente inserito nella dinamica produttiva. Può trovarsi improvvisamente senza lavoro, con figli ancora in giovane età e dunque con perdita del ruolo sociale e con problemi economici. 
La struttura e i ruoli della famiglia vengono cambiati o sovvertiti. Soprattutto, i sintomi prevalenti in questi pazienti (dispnea, dolore) rendono assoluta la loro dipendenza dal luogo di cura e dalla esigenza di terapia continua. 
L’esistenza in questi pazienti e nelle loro famiglie è ritmata dalla dicotomia “casa come luogo di sofferenza e di conflittualità e ospedale come luogo di cura”. 
Nella nostra ricerca bibliografica relativa a sarcomi dei tessuti molli, osteosarcomi, sarcomi di Ewing e GIST il 70% delle pubblicazioni su riviste ad elevato impact factor sono rivolte a trattamenti chemioterapici o chirurgici o sono case report. Il 28% è relativo a ricerche di biologia molecolare o ricerca di base. Il restante 2% è dedicato ad argomenti epidemiologici. 
Nulla di specifico è stato reperito relativamente alle cure di supporto in fase terminale.